Sharmin Chougule, membro del gruppo di ricerca ESCOP4Green, analizza il caso sollevato dalla ONG Indian Council for Enviro-legal action relativo al mancato rispetto delle politiche ambientali previste in India da parte di imprese del settore chimico. La controversia assume particolare rilevanza in quanto affronta la tematica del problematico equilibrio tra sviluppo economico e tutela ambientale.

Ivan Allegranti, membro del gruppo di ricerca ESCOP4Green, illustra la class action proposta davanti al giudice federale di New York relativa all’approvvigionamento di pellicce di coyote da parte di un'azienda di abbigliamento canadese nel tentativo di assecondare gli acquirenti etici. Questo caso è rappresentativo di una recente ondata di cause collettive legate alla sostenibilità.

Maria Paola Nico, membro del gruppo di ricerca ESCOP4Green, descrive la prima sentenza della Corte suprema italiana sul cambiamento climatico. La pronuncia riconosce la protezione dei soggetti "vulnerabili", i cosiddetti migranti ambientali, sottolineando gli effetti negativi correlati all’emergenza climatica.

Ari Rogério Ferra Júnior, membro del gruppo di ricerca ESCOP4Green, analizza il caso brasiliano ADPF 708 relativo all'inosservanza del Precetto fondamentale n. 708. La decisione riconosce i doveri costituzionali dello Stato di protezione del clima derivanti da disposizioni costituzionali e internazionali.

Adele Emilia Caterini, membro del gruppo di ricerca ESCOP4Green, esamina il caso VZW Klimaatzaak v. Regno del Belgio & altri sulla responsabilità dello Stato belga per le politiche volte a prevenire gli effetti nocivi del cambiamento climatico. Anche se il processo è attualmente in corso, ha elementi di notevole interesse come espressione di un "greening" dei diritti fondamentali.

Karina Zabrodina, membro del gruppo di ricerca del progetto, analizza il caso Urgenda Foundation contro i Paesi Bassi. Si tratta di una delle prime controversie climatiche in cui i cittadini, rappresentati dalla fondazione, si sono rivolti ai giudici nazionali per rivendicare i loro diritti "ambientali". Il successo del caso ha ispirato l'attivazione di molteplici procedimenti giudiziari in Europa e a livello internazionale.